GRASSO ADDOMINALE: QUANTO CONTANO L'ETNIA E LA RAZZA

Sembra proprio un problema di etnia e razza. E’ quanto emerge da uno studio americano pubblicato su Gastroenterology: la propensione a immagazzinare il grasso a livello intra-addominale varia in modo significativo a seconda dell'etnia e della razza, con tassi più alti osservati nei giapponesi americani e tassi più bassi negli afroamericani rispetto ad altri gruppi. E’ quanto evidenziato da uno studio americano pubblicato su Gastroenterology


Come sottolineano gli autori nel lavoro, l'ampia eterogeneità tra i gruppi etnici di immagazzinare il grasso dovrebbe essere evidenziata maggiormente considerando che la steatosi epatica non alcolica e i tassi di steatoepatite non alcolica continuano ad aumentare. 

"L'etnia, insieme al sesso maschile e all'età avanzata, sono tra i pochi determinanti noti di deposizione di grasso corporeo nelle regioni addominali ectopiche, piuttosto che come tessuto adiposo sottocutaneo", hanno scritto Lim e colleghi. "Questi risultati implicano che la distribuzione del grasso corporeo sia causa del rischio di malattia metabolica al di là di ciò che dipende dall'adiposità generale, specialmente nelle donne dell'America Latina e e native hawaiiane". 


Lo studio di coorte multietnico ha arruolato 1.794 adulti di età compresa tra i 60 anni e 77 anni di cinque gruppi etnici tra cui africani, europei (bianchi), giapponesi, latini o nativi hawaiani, con valori di indice di massa corporea di 17,1-6,2 kg/m2. 
Da maggio 2013 ad aprile 2016, i partecipanti sono stati sottoposti a una visita medica, a misurazioni del corpo e a una raccolta di sangue. I partecipanti sono stati valutati mediante assorbimetria a raggi X a doppia energia e risonanza magnetica addominale. 

Tra i gruppi etnici, sono state confrontate l'adiposità del tronco, della cavità viscerale intra-addominale e del fegato, regolando la massa grassa totale; sono state anche valutate l'associazione del cambiamento di peso degli adulti con adiposità addominale e la prevalenza della sindrome metabolica mediata dall'adiposità addominale. 

Le quantità relative di grasso nel tronco, visceri e a livello epatico variavano significativamente con l'etnia: erano più alte negli americani giapponesi, più basse negli afroamericani e intermedie negli altri gruppi. 

Rispetto agli afroamericani, l'area media del grasso viscerale era del 45% e del 73% maggiore negli uomini e donne giapponesi americani, rispettivamente, e le misurazioni medie del grasso del fegato 


erano del 61% e del 122% maggiore negli uomini e donne giapponesi americani. 

L'adiposità viscerale ed epatica associata all'aumento di peso dopo i 21 anni variava in un modello simile tra gruppi etnici/razziali. 

Anche la prevalenza della NAFLD differiva significativamente tra gli americani giapponesi (il 57% negli uomini, il 72% nelle donne) e gli afroamericani (il 12% negli uomini, il 19% nelle donne), sebbene la prevalenza fosse più bassa dopo l'analisi aggiustata per i giapponesi americani (38% per gli uomini, il 46% per le donne). 

L'analisi della mediazione ha mostrato che gli afroamericani avevano una minore probabilità di sindrome metabolica rispetto ai caucasici, in parte mediata dalla loro adiposità intra-addominale inferiore. I ricercatori hanno osservato la prevalenza opposta in americani giapponesi e donne native hawaiane. 

Lim e colleghi hanno osservato che mentre i fattori genetici e specifici dello stile di vita possono spiegare variazioni etniche e razziali nella distribuzione del grasso corporeo, i loro risultati sono indipendenti dalla variante genetica PNPLA3 rs783409 (associata ad adiposità epatica), età, menopausa, fumo e consumo di alcol. 


Lim U. et al., Propensity for Intra-abdominal and Hepatic Adiposity Varies Among Ethnic Groups. Gastroenterology. 2018 Nov 13. pii: S0016-5085(18)35263-6. doi: 10.1053/j.gastro.2018.11.02 


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