Dieta e attività fisica. Una valida alternativa per combattere la cellulite

La medicina estetica non è più l’unico rimedio per ridurre gli inestetismi della pelle, ma semplicemente l’ultima spiaggia a cui si approda quando tutti i rimedi “naturali” per tonificare i muscoli risultano inefficaci. Ormai anche gli specialisti, come il chirurgo estetico Patrizia Gilardino, consigliano una alimentazione equilibrata abbinata ad una moderata attività fisica.
Certamente la figura del chirurgo estetico è utile di fronte a complicazioni derivanti da patologie ed interventi delicati che hanno deformato la costituzione fisica o semplicemente l’hanno sottoposta a particolari tensioni. Ma in casi che rientrano nell’ordinario e fisiologico invecchiamento della pelle si procede con il “coaching anti cellulite, una figura che ormai è sempre più richiesta e che ha il compito di monitorare lo stato di salute della persona, prima di procedere con altre soluzioni più o meno invasive.
Di qui l’importanza di alcune condotte quotidiane: alimentazione, attività fisica e un corretto stile di vita basato su un equilibrato ritmo tra sonno e veglia,  sul controllo e sulla riduzione dei livelli di stress, nonché sul bilanciamento tra gli spazi dedicati al tempo libero e alla cura di sé e le cadenze dell’attività lavorativa, oltre alla riduzione delle ore dedite ad una vita sedentaria.
In aggiunta e soltanto in presenza di questi fattori, esistono trattamenti estetici non invasivi che si conciliano perfettamente con la correzione di abitudini errate, e che possono aiutare a rendere la pelle più tonica, rigenerare i tessuti, potenziare sia la costituzione dell’apparato muscolo-scheletrico e sia quello vascolare.
“Tenendo come base la carbossiterapia, è possibile abbinarvi la mesoterapia o le onde d’urto” commenta Patrizia Gilardinomedico chirurgo  specializzata nella Scuola di Chirurgia Plastica Ricostruttiva dell’Università degli Studi di Milano nel 1993.
«Nel primo caso l’anidride carbonica  utilizzata per stimolare la rigenerazione cellulare,- continua la dott.ssa Gilardino- potenzia gli effetti di una mesoterapia, trattamento questo che riduce la ritenzione idrica, drena i tessuti dalle scorie e migliora la circolazione. Nel secondo, le onde d’urto agiscono direttamente sul metabolismo cellulare con un effetto rigenerativo importante. La modulabilità del trattamento consente di intervenire non solamente in presenza di cellulite ma anche con piccoli accumuli di grasso grazie alle onde planari. L’uso combinato con la carbossiterapia permette un’azione in profondità sia per combattere la cellulite sia per restituire alla pelle una maggiore tonicità» conclude la dott.ssa Patrizia Gilardino socia di Sicpre (Società italiana di chirurgia plastica, ricostruttiva ed estetica).

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