Le varianti del Covid si evidenziano solo con il sequenziamento


Si chiama sequenziamento ed è la procedura che permette di scrivere il libretto delle istruzioni di un virus. Se il virus cambia è infatti prima di tutto necessario capirlo, determinare la pericolosità del cambiamento, e in ultima battuta stabilire le regole di contrasto, a quel punto nuove, per poterlo sconfiggere. È questo il motivo per cui le varianti del Covid-19 avrebbero bisogno di un sequenziamento capillare urgente sul territorio e soprattutto il più rapido possibile

Per capire come è fatto un virus al suo interno, immaginiamo una catena di perline chiamate “nucleotidi” unite le une alle altre per formare una grande molecola chiamata Rna. La loro disposizione lungo la catena determina la composizione interna del virus. Quello che può succedere è che l’ordine delle molecole lungo la catena cambi nel momento in cui il virus ha bisogno di replicarsi in un altro organismo. A causa di un errore ecco nate le cosiddette varianti. Come facciamo ad accorgerci di questo cambiamento?

Con il sequenziamento. 

Per prima cosa, i laboratori adibiti, devono ricevere tamponi risultati positivi per poter prelevare la quantità di virus sufficiente all’analisi. Dopo l’arrivo dei tamponi si estrae il materiale genetico, lo si diluisce con specifici reagenti e lo si inserisce nel macchinario chiamato «sequenziatore automatico». La procedura è più complessa rispetto al rilevamento classico del virus: sui tamponi quotidianamente analizzati basta individuare la presenza o meno di Covid-19.

Sui tamponi che arrivano per individuare la variante, serve che il suddetto macchinario fornisca un particolare codice, «una serie di lettere che vanno inserite in programmi informatici appositi e che ricostruiranno degli alberi filogenetici», come spiega il prof. Fausto Baldanti del Laboratorio di Virologia Molecolare del San Matteo di Pavia, impegnato in queste ore proprio nell’attività di sequenziamento. A quel punto i dati forniti dal sistema informatico vanno interpretati, confrontati e studiati al fine di individuare mutazione e pericolosità. Lo step finale sarà quello di caricare le statistiche raccolte su un database comune a tutti gli altri laboratori di sequenziamento.

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