Fidget spinner: tutto sul nuovo antistress che spopola negli USA

Si chiama fidget spinner, letteralmente “scatto rotante”, ed è un piccolo disco trilobato che gira (velocissimo) intorno al suo asse grazie a una serie cuscinetti a sfera. La sua funzione? Praticamente nulla, anche se i suoi creatori lo dipingono come un oggetto utile per combattere lo stress, l’ansia, l’iperattività, la stanchezza e che può persino migliorare la concentrazione in tutti quei soggetti con problemi di ADHD (distrubo evolutivo dell’autocontrollo) o autismo.
Di fatto è il passatempo più gettonato fra i teen-ager americani, un trastullo che - grazie alle moltissime varianti e al costo ridotto (su Amazon lo si trova con prezzi a partire da circa 5-10 euro) - è anche un oggetto da collezione.
Bandito dalle scuole
Far girare di continuo lo spinner sta diventando una vera e propria mania fra i ragazzi d’Oltreoceano, tanto da costringere alcune scuole americane a bandirne l’uso. Quello che qualcuno ha già ribattezzato lo yo-yo del terzo millennio è - secondo molti professori - un aggeggio che finisce per distrarre gli studenti. "I fidget spinner non hanno un senso all’interno di un gruppo ", spiega Rebecca Sachs, studiosa di terapie comportamentali al CBT Spectrum di Manhattan. "Questi aggeggi fanno rumore e possono disturbare gli altri studenti".

Le fa eco un’insegnante di una scuola di Elmhurs, nel Queens, secondo cui a parte qualche caso sporadico i fidget spinner vengono usati solo come un gioco: "Gli studenti si sfidano per capire chi riesce a tenerlo in equilibrio su un dito o che riesce a farlo girare più velocemente", spiega la docente al Daily News.
Diventerà una mania mondiale? 
Altro che strumento per migliorare la concentrazione, insomma. Fidget spinner sta diventando un problema. O, come scrive (ironicamente) il Chigaco Tribute, "una minaccia per il Paese".

Ciò nonostante c’è chi scommette sull’esplosione mondiale della mania. Molte aziende di giocattoli (soprattutto cinesi) stanno accelerando i ritmi di produzione. Nella speranza che il fenomeno prenda piede anche fuori dagli Stati Uniti.
In Gran Bretagna pare che la moda abbia già attecchito, per altri Paesi potrebbe essere solo questione di tempo.

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