Obesità e ipertensione arteriosa: come sono collegate e cosa fare

Esiste una relazione tra obesità e ipertensione arteriosa? Una causa molto comune dell'aumento della pressione arteriosa è un eccesso di adipe. Capiamone meglio grazie all'aiuto della dr.ssa Annalisa Subacchi, specialista in nutrizione.

Spesso capita di seguire soggetti che si mettono a dieta per dimagrire e, “miracolosamente”, cominciano a migliorare anche la pressione sanguigna. Studi recenti mostrano come ci sia un’interazione tra ipertensione e obesità. Abbiamo chiesto alla dr.ssa Annalisa Subacchi, specialista in nutrizione, di spiegarci qual è il legame tra le due patologie.

In che modo l’obesità può alterare la pressione sanguigna?

Il terzo National Health and Nutrition Examination Survey, eseguito in due fasi tra gli anni 1988 e 1994, ha permesso di esaminare, in un consistente campione nordamericano di ambo i sessi, la relazione tra grado di obesità e prevalenza d’ipertensione arteriosa.

La tendenza è proprio quella di avere valori di pressione elevati in persone obese o con un BMI (indice di massa corporea) maggiore di 28. L’indice viene misurato dal rapporto di peso ed altezza.
Inoltre, chi tende ad avere pressione elevata, quindi a essere in sovrappeso, ha un’alimentazione sregolata, tende a consumare molte sostanze nervine, tè o caffè, prodotti confezionati e pieni di sale come panini, cracker, patatine che tendono ad aumentare la pressione arteriosa.
Spesso l’obesità è l’anticamera dell’ipertensione.

Cosa fare in questi casi?

In questi casi, si consiglia di modificare il proprio stile di vita, cercando di evitare l’eccesso di caffè e prodotti confezionati. Meglio abbondare con verdura e frutta di stagione, eliminare gli insaccati e formaggi che contengono abbondante sodio.
Meglio le carni bianche e il pesce, ottimo disintossicante e che favorisce la stimolazione del metabolismo.

Commenti

Post più popolari