Prevenire le fratture da osteoporosi: Calcio e Vitamina D

Perché abbiamo bisogno di calcio e vitamina D?

Fin dall’infanzia, il calcio e la vitamina D sono nutrienti fondamentali per la prevenzione ed il trattamento dell’osteoporosi e delle fratture da fragilità. Vi sono molti studi che hanno mostrato che una scarsa introduzione o produzione interna di questi elementi, o un ridotto assorbimento intestinale sono legati ad un aumentato rischio di fratturarsi in età avanzata.
Inoltre, il calcio e la vitamina D sono essenziali per l’efficacia delle terapie per l’osteoporosi.

Perché il calcio è importante?

Il calcio è un minerale fondamentale delle ossa e conferisce loro forza e rigidità, ma è anche indispensabile per il mantenimento di molteplici processi fisiologici. Il calcio si accumula fin da piccoli nello scheletro che durerà poi per tutta la vita. È per questo che è stato detto che l’osteoporosi è una malattia dell’infanzia che si manifesta più tardi in età adulta o anziana. Il calcio è particolarmente importante anche al momento della menopausa perché, per la riduzione dei livelli degli estrogeni, l’assorbimento intestinale di calcio diminuisce.
Un buon introito di calcio da solo non basta a curare una perdita ossea e non si deve intendere come fattore sostitutivo ad una terapia specifica per l’osteoporosi, ma è essenziale perché questa funzioni
Di quanto calcio abbiamo bisogno?
Abbiamo bisogno di calcio in tutte le fasi della nostra vita. Il calcio che assumiamo con l’alimentazione ogni giorno è fondamentale. Alcuni cibi, come il latte e i derivati del latte (yogurt, formaggi soprattutto stagionati) sono naturalmente ricchi in calcio. Ma questo minerale può essere presente anche in altri alimenti come frutta secca, in cibi addizionati con il calcio o in acque minerali ricche in calcio (come evidenziato sull’etichetta quest’ultime sono quelle che contengono almeno 150 mg di calcio in un litro).
Se il colesterolo è elevato sono da prediligere cibi a bassa percentuale di grassi (come latte e yogurt scremati o parzialmente scremati), che comunque riescono a fornire la stessa quantità di calcio.
Il calcio assunto con l’alimentazione non si vede dagli esami del sangue, ma si stima attraverso appositi questionari di solito somministrati dal medico o, indirettamente, con la determinazione del calcio nelle urine delle 24 ore.
I supplementi di calcio, sotto forma di compresse effervescenti, polvere o compresse masticabili, possono essere utilizzati quando è molto difficile aumentare l’apporto nutrizionale a valori ottimali, preferendo la somministrazione della quantità prevista in almeno due dosi al giorno. È fondamentale personalizzare il dosaggio dei supplementi in base all’apporto nutrizionale. In base a quest’ultimo va ben valutato dal medico quanto calcio somministrare in più. Per evitare problemi di stipsi durante l’assunzione di supplementi di calcio è bene assumere almeno due litri di acqua al giorno.

Che cos’è la vitamina D e perché è essenziale?

La vitamina D è essenziale per il mantenimento di una corretta salute minerale ed ossea.
La vitamina D viene prodotta nella pelle per azione dei raggi solari. Un’esposizione di circa 10–15 minuti di sole al giorno al volto e alle braccia durante i mesi estivi è generalmente sufficiente per assicurare una sufficiente produzione di vitamina D.
Tuttavia, alle nostre latitudini, soprattutto nel periodo autunno-inverno-primavera, gran parte della popolazione, e soprattutto la popolazione anziana a maggiore rischio di fratturarsi, presenta valori insufficienti di vitamina D per una scarsa esposizione a raggi solari efficaci e per una ridotta capacità a formare vitamina D. Anche condizioni di eccesso ponderale sono associate a ridotti livelli di vitamina D perché essa rimane “intrappolata” nel tessuto adiposo e non è più disponibile per i processi fisiologici dell’organismo.
La vitamina D, una volta attivata nell’organismo, è indispensabile per aumentare del 30–80% l’assorbimento intestinale attivo del calcio il quale, in seguito, diviene disponibile per i molteplici processi fisiologici e per la mineralizzazione dello scheletro.
Valori costantemente bassi di vitamina D portano ad una compromissione della mineralizzazione dello scheletro e ad una condizione detta osteomalacia che contribuisce alla fragilità ossea ed al dolore osseo.
La vitamina D attiva è anche fondamentale per il mantenimento di una buona performance muscolare. Sicuramente valori molto bassi di vitamina D sono associati ad una compromissione muscolare importante che predispone a cadere più frequentemente e quindi, ad avere maggiori probabilità di fratturarsi.

Come si stima la quantità di vitamina D nell’organismo?

Lo stato vitaminico D si misura con la misura in un prelievo di sangue della 25-idrossivitamina D. Valori superiori a 20 ng/ml, e, ancor meglio in condizioni di fragilità ossea, superiori a 30 ng/ml, sono necessari per il mantenimento di un ottimale metabolismo minerale e scheletrico.
Poche sono le fonti alimentari di vitamina D in un’alimentazione varia ed in assenza di cibi fortificati in vitamina D, ancora poco diffusi nei Paesi europei.
AlimentoContenuto di vitamina D*
Salmone selvaggio600–1000 UI
Salmone allevato100–250 UI
Sardine in scatola300–600 UI
Tonno in scatola236 UI
Funghi shiitake freschi100 UI
Funghi shiitake secchi1600 UI
Tuorlo d'uovo20 UI per tuorlo
*per 100 g se non specificato diversamente.
IU: Unità Internazionale

Come correggere la carenza di vitamina D?

I supplementi di vitamina D come il colecalciferolo e calcifediolo controllati farmacologicamente sono un’ottima fonte di vitamina D perché generalmente molto ben tollerati e sicuri. Una volta personalizzato il dosaggio da parte del medico, il supplemento di vitamina D è generalmente sicuro e privo di effetti collaterali ai dosaggi comunemente impiegati.
I supplementi di colecalciferolo e calcifediolo possono essere assunti giornalmente o settimanalmente. Il colecalciferolo può essere somministrato anche ad intervalli mensili.
Indipendentemente dal tipo di supplemento e dalla modalità di somministrazione, i supplementi di vitamina D sono meglio assorbiti dopo un pasto principale.
La somministrazione del calcifediolo, forma già parzialmente attivata, è da preferire laddove vi sia la necessità di colmare in poco tempo la carenza di vitamina D con osteomalacia evitando le alte dosi di vitamina D in bolo che si presume essere legate ad effetti tossici non classici. Inoltre la supplementazione con calcifediolo è indicata sia nel caso di malattie epatiche o utilizzo di farmaci che possano compromettere l’attivazione della vitamina D a livello epatico, sia nel caso di malattie intestinali che compromettano l’assorbimento della vitamina D. Come dimostrato in recenti studi, la correzione del deficit di vitamina D con calcifediolo ha anche un importante effetto sulla funzione muscolare sia nei giovani sia negli adulti.

Calcio e vitamina D: accoppiata vincente per l’apparato muscolo-scheletrico

Ecco quindi perché c’è bisogno sia del calcio sia della vitamina D in tutte le fasi della nostra vita ed in particolare per:
  • - costruire lo scheletro
  • - rafforzare lo scheletro
  • - prevenire fratture o rifratture.

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