Dov'è contenuto il lattosio?

Chi scopre di avere una intolleranza al lattosio permanente, dovrà modificare la propria dieta quotidiana, eliminando tutti quegli alimenti e quelle bevande che contengono la sostanza “incriminata”. Nel caso del lattosio le cose non sono semplici come potrebbero apparire, dal momento che questo zucchero è presente non solo nei latticini freschi, ma viene usato come additivo in moltissime preparazioni alimentari industriali che “apparentemente” nulla avrebbero a che fare con latte e derivati. 


Per questa ragione, soprattutto quando fate la spesa per i vostri bambini/e intolleranti, dovrete avere cura di leggere con molta attenzione le etichette delle confezioni di cibi che acquistate per loro (ma anche per voi se il problema è vostro), di qualunque tipo.

Vediamo pertanto una lista di cibi, sia freschi che confezionati, da eliminare da frigo e dispensa in caso di intolleranza al lattosio:

  • Latte di muccacapra, pecora, asina, bufala
  • Formaggi freschi e ricotta derivati da tutti i latti elencati
  • Burro, panna e salse o creme preparate con il latte o con questi ingredienti 
  • Pane al latte, pane in cassetta e in generale tutti i prodotti da forno lievitati e non, freschi o industriali, che possano contenere latte (leggere le etichette in caso di prodotto confezionato)
  • Salumi e insaccati (molti contengono lattosio, leggere le etichette o chiedere al salumiere)
  • Carni condite (ad esempio hamburger), che abbiano lattosio o formaggio
  • Caramelle al latte, mou, cioccolato ecc.
  • Paste ripiene fresche e confezionate (tortelli, ravioli, gnocchi di patate, cannelloni ecc.)
  • Biscotti, merendine, torte, dolcetti vari 
  • Cioccolato al latte e snack che ne contengano, cioccolato in polvere, creme di cacao spalmabili
  • Gelati
  • Purea di patate 
  • Sughi e scatolame (tra cui carni e salse), dei quali occorre leggere l’etichetta con attenzione
  • Polenta con formaggi
  • Caffè “speciali” (ad esempio al ginseng, quasi sempre c’è il latte condensato e/o il lattosio)
  • Cappuccino e cioccolata calda
  • Pizza e pizzette, torte salate, sfogliatine
  • Croissant 
  • Cibi surgelati e piatti pronti (leggere le etichette)
  • Creme di liquore
  • Ovviamente prendere nota di questa nutrita lista di alimenti vietati non implica che dobbiate rinunciare a tutti i prodotti caseari in blocco e al latte, specialmente se si parla di bambini/e. Al contrario, ormai non c’è grande gruppo industriale che non proponga linee di prodotti di origine lattiero-casearia privi di lattosio. Inutile dire che consumare questo tipo di prodotti è consentito, e non ci sono controindicazioni. Inoltre, sono disponibili anche i prodotti “veg”, come le bevande, i gelati e le creme a base di “latti” vegetali, tra cui la soia, la mandorla, il cocco, il riso. Anche questi ottimi sostituti degli omologhi vaccini rappresentano una buona opzione e ampliano le possibilità di consumare spuntini, merende e colazioni alternative e gradevoli al palato per grandi e piccini.

    Si possono consumare con una certa tranquillità anche molti formaggi a pasta dura – del tipo grana, pecorino, provolone ecc. – purché a lunga stagionatura (meglio se oltre i 20 mesi). Ma il consiglio migliore, soprattutto per i bambini/e intolleranti, è quella di provare con piccole quantità e osservare la reazione dell’organismo. Se non compaiono sintomi significa che quel prodotto caseario e pressoché privo di lattosio e viene ben tollerato. Evitate, comunque, di consumare troppo spesso o in porzioni abbondanti anche i formaggi consentiti. Discorso a parte per lo yogurt. Si tratta di un derivato del latte che non dovrebbe contenere lattosio, il quale viene “predigerito” dai batteri vivi presenti e trasformato in acido lattico, sostanza non problematica per l’organismo degli intolleranti. Ma anche in questo caso, dipende un po’ dal grado di intolleranza e dalla tipologia di yogurt. Se la carenza di lattasi è totale, e se nello yogurt sono rimaste minime tracce di lattosio non trasformato, il consumo di questo alimento può creare fastidi. In questi casi sempre meglio optare per omologhi delattosati

    Cosa resta da poter consumare in libertà? Bè, tantissimi ottimi cibi! Carnepescelegumiortaggi e verdurefruttapastarisopane, e altri cereali privi di latte e di lattosio anche nei condimenti. Pertanto non vi è ragione di drammatizzare, e se parliamo di bambini/e, anche per loro sono tantissimi i cibi disponibili – golosi e nutrienti – adatti al loro intestino delicato. L’unica accortezza è quella di ricordarsi di leggere SEMPRE le etichette dei prodotti alimentari confezionati, anche se ci sembrano a prima vista “innocui”. Può sempre esserci il lattosio come conservante, addensante o stabilizzante. 

    L’ultima parte di questo paragrafo su dieta e intolleranza al lattosio la dedichiamo ai… farmaci

    Non solo ai cibi, infatti occorre fare attenzione! Il lattosio è utilizzato molto più di quanto immaginiamo come eccipiente in svariate formulazioni farmacologiche. Pertanto, è indispensabile accertarsene, sia nel caso dei bambini/e che per noi adulti, prima di farci prescrivere qualunque medicinale o integratore, e nell’eventualità richiedere, se possibile, un omologo senza lattosio. Considerate che ben il 60% dei farmaci di automedicazione, cosiddetti da banco, hanno proprio il lattosio come eccipiente! Tra i prodotti farmacologici a rischio si annoverano: 
    E via discorrendo. Sono davvero tantissimi, ma in buona parte sono sostituibili con farmaci dello stesso tipo privi di lattosio. Chiedete sempre al vostro medico/pediatra o leggete con attenzione il bugiardino con la formula di composizione del medicinale in farmacia, prima di acquistarlo. 


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