Essere multitasking fa male al nostro cervello

Una recente ricerca dell'Università di Los Angeles ha evidenziato quanto essere multitasking fa male al nostro cervello. Ecco i come e i perché di questo studio.


Ormai, la vita frenetica di tutti i giorni, quasi ci impone di dedicarci a più cose contemporaneamente e soprattutto mentre siamo a telefono o lavoriamo al pc si consulta, contemporaneamente, posta in arrivo, messaggi, post sui social e così via. A chi pratica spesso il multitasking, fare più cose contemporaneamente può sembrare un vantaggio e un recupero di tempo ma il cervello non la pensa così e applicca delle misure di sicurezza.
Queste misure di sicurezza consistono nel creare una barriera di limitazione della memoria e della creatività che, a lungo andare, porta alla diminuzione di volume della materia grigia del cervello. Intanto però, pur applicando queste misure di sicurezza, il cervello ci mette nella condizione di ricordare comunque le cose importanti da fare pur mettendo in disparte tutte le altre faccende secondarie.
Ma andiamo con ordine: tutto è partito da uno studio dei ricercatori dell’università di Los Angeles che ha coinvolto circa 200 persone che dovevano cercare di ricordare più parole possibili comparse su uno schermo. I partecipanti erano divisi in gruppi: uno doveva premere un pulsante dopo che in cuffia aveva sentito tre numeri dispari; un altro gruppo era intento ad ascoltare musica; l’altro gruppo doveva concentrarsi esclusivamente sulle parole dello schermo.
Le parole comparivano sullo schermo affiancate da numeri che ne segnalavano il punteggio. L’esperimento consisteva nel ricordarsi soprattutto le parole con il punteggio più alto.
Il risultato di questo esperimento è stato che, indifferentemente dal multitasking, tutti hanno ricordato le parole con il punteggio più alto ma chi doveva, contemporaneamente, premere il pulsante per segnalare i numeri dispari, ha avuto più difficoltà di memoria e ha ricordato meno parole rispetto agli altri.
Quindi, i ricercatori, sono arrivati alla conclusione che, con le distrazioni il nostro cervello memorizzerà quasi esclusivamente le cose che riteniamo più importanti ma non i dettagli. Dunque, se stiamo svolgendo un’attività importante, è sempre meglio dedicarci esclusivamente a questa senza distrazioni.
Non fa male essere multitasking di tanto in tanto ma esserlo sempre in quanto saremo portati a perdere creatività, memoria e produttività se passiamo la vita a spostare la nostra attenzione da un compito all’altro contemporaneamente. Da notare, soprattutto, come gli studi in questo ambito siano sempre stati fatti in laboratorio dove le situazioni vengono simulate, se ne deduce quindi che la vita reale porta il nostro cervello in una situazione peggiore in quanto è molto comune cercare di lavorare mentre dobbiamo rispondere anche a colleghi o al telefono e si è circondati da distrazioni continue.
In queste situazioni di multitasking, inoltre, aumenta anche adrenalina e cortisolo nel nostro organismo, quest’ultimo è l’ormone dello stress.
Per quanto riguarda invece la diminuzione della materia grigia nel nostro cervello la conferma arriva da uno studio dell’università di Londra che ha notato che la materia grigia è minore in chi è costantemente in modalità multitasking.
Infine, i lati negativi del fare più cose contemporaneamente, oltre a stancare il cervello più velocemente, sono anche la diminuzione delle capacità cognitive e del quoziente intellettivo, quest’ultimo può diminuire anche di 10 punti. Il multitasking protratto nel tempo, come dicono gli esperti, può mandare in “tilt” il cervello in quanto può anche liberare i principi attivi della marjuana, i cannabinoidi, che rende impulsivi e, quindi, porta a far fare errori anche sulle cose più importanti.

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