Dieta dissociata, quello che c'è da sapere: regole, benefici e critiche

La dieta dissociata è tra le più note al mondo: si tratta di un regime alimentare ipocalorico, inventato dal dottor William Howard Hay agli inizi del Novecento e rielaborato poi successivamente da altri medici, ognuno con la sua variante. Secondo lo schema della dieta dissociata i nutrienti (quindi carboidrati, proteine e grassi) devono essere assunti, nel corso dei pasti, separatamente in modo da facilitare il processo digestivo, perché assunti insieme andrebbero in conflitto. 

Tanti gli esperti che hanno sollevato alcuni punti critici: oltre al rischio di mangiare sempre gli stessi alimenti se ci si affida al fai da te si possono anche fare degli errori con pesanti conseguenze. Inoltre, non inserendo alcuni nutrienti preziosi per l'organismo, un altro grosso problema sarebbe legato alla presenza delle proteine in un solo pasto al giorno, una pratica che non si può portare avanti a lungo.
Di Dieta dissociata se ne è parlato per la prima volta nel libro Food allergy pubblicato dal dottor William Hay nel 1931; secondo quanto emerso, il principio base di tale entità è quello di raggiungere e mantenere un benessere psicofisico e il peso forma ideale associando correttamente gli alimenti a tavola. 
Possono essere associati tra loro gli alimenti appartenenti alla stessa categoria, ad esempio carboidrati con carboidrati e proteine con proteine, ed ancora è severamente vietato combinare insieme alimenti provenienti da una fonte proteica diversa. Sulla base di questo schema, carne e pesce non vanno mai consumati nello stesso pasto o nell’arco della stessa giornata così come non vanno associati i legumi e latticini; è anche vietato consumare frutta e dolce a conclusione di ogni pasto, ma è preferibile consumarli lontano dai pasti principali seguendo le stesse regole.
Il pasto più importante deve avvenire soltanto tra le ore 13:00 e le ore 16:00 mentre il consumo dei carboidrati accettabile nelle prime ore della giornata e dovrebbe poi ridursi progressivamente fino all’ora di cena, la quale deve essere solo di esclusivamente ad alto contenuto proteico mentre i carboidrati presenti nelle verdure e nei cereali integrali devono essere evitati il più possibile. Come per ogni dieta, anche per questa è importante mantenere il proprio organismo pulito privo di scorie e tossine e quindi è meglio abbondare il consumo di frutta verdura, brodo vegetale e frullati, così come di acqua che aiuta a combattere la ritenzione idrica. Le indicazioni della dieta dissociata, inoltre, prevedono poi ad esempio di abbinare i formaggi con la verdura, la carne e il pesce con la verdura, i cereali con la verdura mentre di evitare l'accoppiata formaggio e proteine, pesce e carne insieme, e l'associazione di tutte queste combinazioni con la frutta.
”Un corretto accostamento dei cibi, permette di mantenere la linea, di disintossicare il corpo, di mettere in evidenza le intolleranze alimentari”, affermano i sostenitori delle diete dissociate.



LE 10 REGOLE DELLE DIETE DISSOCIATE:
- Nello stesso pasto, mangiare un solo cibo concentrato o più alimenti tra loro “compatibili” (generalmente appartenenti alla stessa categoria).
 - Non associare all’interno dello stesso pasto cibi ricchi di proteine con altri a base di carboidrati, soprattutto se ricchi di zuccheri.
 - Evitare di abbinare fonti proteiche di diversa natura (ad esempio carne e pesce o legumi e latticini)
 - Mangiare carboidrati complessi e zuccheri in pasti separati.
 - Disertare la classica abitudine di concludere il pasto con frutta e/o dessert; meglio consumare questi cibi da soli ed in momenti diversi della giornata.
 - L’equilibrio corporeo è turbato dallo stile di vita moderno, che favorisce l’accumulo di tossine fino a compromettere la funzionalità dell’intero organismo. Per difendersi dalle insidie di questa pericolosa condizione, occorre aumentare il consumo di frutta, verdura, frullati e brodi vegetali che, unitamente alla moderazione calorica e a corrette associazioni alimentari, favoriscono la disintossicazione dell’organismo.
  - Se da un lato la dieta dissociata incentiva l’assunzione di cibi vegetali, dall’altro mette in guardia dai pericoli di una dieta troppo ricca di prodotti animali (malattie cardiocircolatorie, metaboliche ed alcune forme tumorali).
  - Il consumo di carboidrati dev’essere massimo durante le prime fasi della giornata e diminuire progressivamente mano a mano che ci si avvicina alla cena.
  - Il pasto più abbondante va effettuato dalle 13 alle 16 del pomeriggio, facendo sempre attenzione a non associare carboidrati e proteine.
   - La cena dev’essere ricca di alimenti proteici ed escludere quasi completamente i carboidrati, ad eccezione di quelli complessi contenuti nelle verdure o in modeste quantità di cereali integrali.

STUDIO
Una forte critica delle diete dissociate è venuta da uno studio pubblicato nel 2000 dall’International Journal of Obesity. Per un mese e mezzo sono stati seguiti 57 obesi, suddivisi in due gruppi, uno assegnato a una dieta dissociata e uno che seguiva una dieta bilanciata. Entrambi i gruppi rispettavano un regime ipocalorico (1100 kcalorie). Ebbene, al termine del periodo di osservazione, il gruppo dissociato era sceso mediamente di 1,5 kg in meno rispetto a quello che aveva rispettato un’alimentazione bilanciata. 

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