COLESTEROLO: quanto dipende dalle nostre abitudini

 


QUANTO LA DIETA INCIDE SUL COLESTEROLO

Sicuramente dieta e stile di vita sono importanti per tenere sotto controllo la tua colesterolemia, ma devi sapere che se questa è alta non è sempre e SOLO colpa di quello che mangi!

La dieta infatti, incide al massimo per il 20-30% sul valore di colesterolemia totale!

Tutto il resto dipende da molti altri fattori!

Il colesterolo viene infatti anche prodotto dal fegato, in risposta a diversi elementi, quali stress, genetica, livello di attività fisica, ecc.

In ogni caso, seguire un’alimentazione corretta è sempre indispensabile quando si parla di prevenzione di patologie cardio e cerebrovascolari.

Ma quanto colesterolo dovremmo assumere al massimo con la dieta ogni giorno, onde evitare brutte sorprese nelle analisi del sangue?

300 mg è la quantità massima di colesterolo che il nostro apparato gastroenterico è in grado di assorbire ogni giorno.

E se ne assumiamo di più che succede?

Un bel niente! Ovvero l’eccesso di colesterolo viene eliminato con le feci!

Non solo troppi grassi ma anche una dieta troppo ricca in carboidrati può favorire l’ipercolesterolemia: gli zuccheri in eccesso infatti, provocano picchi di insulina, ormone che favorisce la sintesi di colesterolo LDL.

Ecco perché non ha senso demonizzare la carne, le uova , i formaggi e molti altri alimenti in genere “famosi” per aumentare il colesterolo!

La dieta nel suo insieme può contribuire infatti a creare cambiamenti ormonali e metabolici che influenzano i valori di colesterolo totale, buono e cattivo.

Inutile preoccuparsi troppo dell’uno o dell’altro alimento, occorre rivedere per intero lo stile di vita se vogliamo tenere sotto controllo il colesterolo.

E LE UOVA? QUANTE SE NE POSSONO MANGIARE A SETTIMANA?

Iniziamo con il dire che LE UOVA FANNO BENE, al di là di gusti e preferenze alimentari di vario tipo.

Le uova contengono TUTTI gli amminoacidi essenziali, ovvero i mattoni che servono al corpo per costruire le proteine, hanno un ottimo tenore di vitamine e micronutrienti, 0 zuccheri e solo il 7% di grassi.

I lipidi contenuti nelle uova sono principalmente acidi grassi mono- e polinsaturi, ovvero quelli che fanno bene alla salute e non hanno alcun impatto sulla colesterolemia!

Anzi, il consumo frequente di uova favorisce la formazione di colesterolo buono (HDL), oltre ad apportare buone dosi di carotenoidi, precursori della vitamina A e potenti antiossidanti.

Quindi alla domanda iniziale “quante uova si dovrebbero assumere a settimana” in realtà non esiste una risposta valida per tutti: tutto dipende dal fabbisogno individuale, dall’età, dall’attività fisica e da altri fattori.

Una cosa è certa però: le uova fanno bene, quindi evitarle per “paura del colesterolo” o per “paura di ingrassare” non ha alcun senso!

INTESTINO E COLESTEROLO: UNA RELAZIONE IMPORTANTE

La scienza ha ampiamente dimostrato che il tuo MICROBIOTA influenza i livelli di colesterolo, sia quello che deriva dalla dieta che quello prodotto nel corpo!

La dieta infatti, ha un forte impatto sul NUMERO e sulla TIPOLOGIA di batteri che colonizzano il tuo intestino.

Più che controllare in modo maniacale l’assunzione di cibi ricchi di colesterolo, dovresti fare più attenzione agli alimenti che possono favorire la proliferazione di particolari microrganismi nell’intestino.

Questo è uno dei modi migliori per ridurre/controllare colesterolo e trigliceridi nel sangue!

Come possono piccoli essere microscopici e invisibili ad occhio nudo aiutarci a controllare i grassi nel sangue???

 I batteri intestinali utilizzano differenti e silenziosi meccanismi, molti peraltro sono ancora oggetto di studio, di seguito ti riporto comunque i più noti.

Via della TMAO

Alcuni batteri intestinali “staccano” da alcune sostanze come carnitina, lecitina, creatina presenti in alimenti come uova e carni, una piccola molecola, la trimetilammina (TMA).

È l’inizio di una serie di eventi potenzialmente pericolosi: il fegato converte infatti la TMA nella forma ossidata, la TMAO, che facilita la formazione delle placche aterosclerotiche e aumenta il rischio di infarto.

Ma se nel microbiota non sono presenti gli specifici batteri che staccano la TMA l’intera via si blocca!

Questo fa pensare che gli effetti di carne e uova siano molto diversi nelle persone con il microbiota “pericoloso” nell’intestino e in quelle, invece, con un microbiota “innocuo”.

Alcune specie batteriche limitano l’assorbimento del colesterolo nell’intestino

Alcuni microrganismo attirano e legano sulla loro superficie cellulare le molecole di colesterolo che trovano nell’intestino e ne facilitano l’eliminazione con le feci.

Colesterolo e sali biliari

Esistono ceppi probiotici specifici, come i bifidobatteri, in grado di rompere il legame tra il colesterolo e i sali biliari.

In questo modo, il colesterolo presente nel lume intestinale verrà riassorbito in minor misura.

Questo permette di controllare il meccanismo di riassorbimento del colesterolo e di poterlo ridurre di una certa quota, favorendone l’eliminazione con le feci, “costringendo” il fegato a rimpiazzarlo utilizzando il colesterolo che circola nel sangue.

Produzione di acido PROPIONICO

Alcuni microrganismi intestinali producono un’elevata quantità di ACIDO PROPIONICO, un acido grasso a corta catena che impedisce la formazione di ulteriore colesterolo.

CONCLUSIONI

Come avrai ormai notato, i fattori che influenzano i livelli ematici di colesterolo sono davvero tanti.

La dieta e lo stile di vita sono sicuramente importanti, ma se nonostante tutti gli sforzi in questo ambito, il tuo colesterolo non varia, la colpa non è legata solo a quello che mangi o alla scarsa attività fisica.

Prima di ricorrere all’uso di farmaci, oltre a gestire al meglio lo stile di vita, ti consiglio di tenere sotto controllo anche la funzionalità gastroenterica e il livello di stress quotidiano.

Questi ultimi 2 elementi infatti, possono influenzare molto anche la composizione del microbiota intestinale, elemento essenziale per controllare al meglio la colesterolemia.

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