Come scegliere le acque minerali

Sappiamo già quanto sia importante idratarsi, ma le acque non sono tutte uguali. Cerchiamo di capire quale si adatta di più alle nostre esigenze.

Quando beviamo acqua apportiamo al nostro organismo oligoelementi come calcio, sodio, ferro, magnesio, zolfo, bicarbonato, fluoro Le acque minerali che troviamo in commercio non sono tutte uguali. Le loro caratteristiche dipendono dai sali minerali che in essa sono disciolti, è importante scegliere quella che più si adatta alle nostre esigenze oltre che ai nostri gusti.
Le acque che hanno origine da una falda acquifera sotterranea si possono definire “minerali” quando vengono riconosciute tali dal Ministero della Salute, attraverso analisi chimico-fisiche e microbiologiche (in base alla composizione, alla purezza e alla qualità) che determinano le caratteristiche salienti dell'acqua. Ogni trattamento chimico che alteri la composizione dell'acqua è vietato: le acque minerali devono essere batteriologicamente pure e prive di inquinanti; devono poi essere imbottigliate come sgorgano dalla sorgente. L'unico trattamento eventuale è l'aggiunta di anidride carbonica per renderle gassate. Si differenziano dall'acqua potabile del rubinetto, che può essere prelevata da laghi, fiumi o falde superficiali e può essere sottoposta a trattamenti (ad esempio l'aggiunta di cloro) per renderla potabile.
Ciò che rende un’acqua minerale diversa da un’altra sono la sua fonte di provenienza e i sali minerali che essa si trascina nel suo percorso sotterraneo tra le rocce, prima di sgorgare da una sorgente. La quantità di sali minerali presenti nell’acqua viene individuata da un parametro che prende il nome di “Residuo fisso”, che è la quantità di sali minerali che rimangono depositati, dopo che che un litro d’acqua viene fatto evaporare a 180°C. In base al contenuto in sali minerali, le acque minerali si classificano come:
  • MINIMAMENTE MINERALIZZATE con un residuo fisso inferiore a 50 mg/l sono molto leggere, favoriscono la diuresi e l’eliminazione di piccoli calcoli renali
  • OLIGOMINERALI con un residuo fisso inferiore ai 500 mg/l. Il loro ridotto contenuto in sali minerali le rende adatte ad un uso quotidiano, favoriscono anch’esse la diuresi e contengono poco sodio
  • MINERALI con un residuo fisso compreso tra i 500 e i 1000 mg/l. In queste acque il contenuto in sali minerali è piuttosto elevato, per questo motivo non è consigliabile berne più di un litro al giorno, è opportuno infatti alternare nella giornata il loro consumo con quello di acque oligominerali.
  • RICCHE DI SALI MINERALI con un residuo fisso superiore ai 1500 mg/l Dato che sono molto ricche di sali, devono essere bevute a scopo curativo e su consiglio del medico. 
    Durante una dieta ipocalorica, mirata a fare perdere peso, l’acqua più indicata e un’acqua oligominerale, che favorisce la diuresi e quindi l’eliminazione delle sostanze di scarto dal nostro organismo, è consigliabile berne almeno da 1,5 a 2 litri al giorno.
    Per le persone che praticano sport, può essere utile bere un’acqua minerale, che permette così di reintegrare oltre ai liquidi anche i sali minerali persi durante l’attività fisica. La quantità varia in base allo sport praticato, alla sua durata ed alle condizioni climatiche (se fa caldo, occorre bere di più!), all’incirca si va da 1,5 a 3 litri al giorno. Per lo sportivo è importante l’apporto di calcio per la solidità dell’osso, per la contrazione muscolare, per la trasmissione dell’impulso nervoso, l’apporto di magnesio e potassio per la contrazione muscolare, del sodio e del cloro per il bilancio idrico, del ferro per evitare un senso di affaticamento dovuto ad una sua carenza.
    In caso di ipertensione è opportuno scegliere un’acqua oligominerale,povera di sodio, che favorisca la diuresi. Per persone che soffrono di calcolosi renale è indicata un’acqua minimamente mineralizzata o un’oligominerale, che favorisca l’eliminazione delle scorie.
    Per favorire la digestione sono un valido aiuto le acque minerali di tipo bicarbonato-solfato, perché questi due sali minerali favoriscono l’azione degli enzimi digestivi ed abbassano l’acidità dell’intestino.
    Per le donne a rischio di osteoporosi, e comunque in tutte le situazioni che richiedono un aumentato introito di calcio (gravidanza, allattamento, bambini, anziani, intolleranza a latte e latticini in genere) può essere opportuno assumere un’acqua ricca di calcio, preferibilmente alternandola con un’acqua oligominerale.
    Definiamo un’acqua “naturale” quando non è gassata, in realtà tutte le acque minerali sono naturali, nel senso che sgorgano dalla sorgente così come sono, l’acqua “liscia" è quella senza bollicine, quella "gassata" è addizionata con anidride carbonica, l’acqua “effervescente naturale” è quella già leggermente frizzante alla sorgente. L’acqua gassata può facilitare la digestione e favorire un senso di pienezza, dovuto alla dilatazione dello stomaco, è da evitare in caso di problemi di aerofagia o gonfiore addominale
    Diamo un’occhiata all’etichetta Per poter scegliere l’acqua minerale più indicata ai nostri bisogni dobbiamo tenere conto dei vari parametri che sono riportati sull’etichetta delle bottiglie in commercio:
    • Residuo fisso (contenuto in sali minerali dopo l’evaporazione di 1 litro di acqua a 180°), più questo valore è basso, più l’acqua è leggera
    • pH indica il grado di acidità dell’acqua, un pH inferiore a 7 indica un’acqua acida, un pH uguale a 7 indica un’acqua neutra, un pH superiore a 7 indica un’acqua alcalina, un’acqua acida favorisce la digestione, le acque alcaline aiutano a riequilibrare l’acidità 
    • dello stomaco
    • Temperatura (in gradi C°) di imbottigliamento dell’acqua
    • Sostanze disciolte sono i sali minerali presenti in un litro d’acqua
    • L’acqua imbottigliata deve avere un basso valore di nitrati e l’assenza di nitriti
    • L’acqua imbottigliata deve essere batteriologicamente pura
    • La data di scadenza indica la data entro la quale è consigliabile consumare l’acqua L’acqua imbottigliata deve essere conservata in un luogo fresco, al riparo dalla luce e dal calore del sole, che può alterare le caratteristiche dell’acqua.

Commenti

Post più popolari