L' ansia allo stomaco

Gonfiore addominalecontinuo senso di nausea con o senza vomitodolore allo stomacofastidio all’intestino, episodi di diarrea potrebbero essere sintomi psicosomatici con ansia, percepita allo stomaco e all’intestino, soprattutto in situazioni di stress. Spesso i disturbi gastrointestinali da ansia possono essere accompagnati da reflusso gastroesofageo e debolezza con conseguente aggravamento delle somatizzazioni ansiose ovvero dei disordini gastrici e/o intestinali fino alla manifestazione di veri e propri sintomi depressivi. Oltre che tra reflusso, gastrite ed ansia è stata riscontrata, infatti, un’associazione tra reflusso gastroesofageo e depressione. Una sintomatologia caratterizzata da dolore al fianco destro o sinistro, stipsi alternata a diarrea viene spesso attribuita al colon irritabile (anche detto intestino irritabile). Nella cura dei sintomi del colon irritabile sembrerebbe fondamentale cercare di ridurre al minimo gli eventi stressanti, l’ansia evitando, tramite un’apposita dieta, determinati tipi di cibi, a causa dell’estrema suscettibilità dell’intestino.
Cos’è il gonfiore alla pancia da ansia? Come si manifesta? Il gonfiore è un sintomo gastrointestinale sgradevolema molto comune, spesso accompagnato da nausea, che viene sperimentato da molte persone nel corso della loro vita. In uno studio sono stati valutati l’epidemiologia ed i fattori di rischio del gonfiore addominale dovuto ad una condizione medica generale e del gonfiore addominale funzionale (non causato da una patologia medica). E’ stata valutata, inoltre, l’associazione tra gonfiore addominale e disturbi psicosomatici gastrointestinali.
I dati epidemiologici e di rischio sono stati raccolti attraverso questionari autosomministrati. Tra i fattori rilevatic’erano la gravità del gonfiore, le misurazioni antropometriche, i dati demografici, il livello di attività fisica, il livello di stress psicologico, la presenza di depressione ed ansia.
Dai risultati è emerso che su 4763 partecipanti, il 52,9% aveva riferito di aver sperimentato gonfiore all’addome occasionalmente negli ultimi tre mesi (il 14,1% con sintomi gravi o molto gravi); il 19,7% dei soggetti valutati ha ricevuto una diagnosi di sindrome gastrointestinale psicosomatica. Il genere femminile, il titolo di studio universitario, la presenza/gravità dell’obesità e dell’ansia erano associati sia con la presenza di gonfiore di stomaco sia con la diagnosi di disturbo gastrointestinale funzionale, mentre la presenza/gravità della depressione ed il livello di stress psicologico erano associati solo con il gonfiore addominaleFattori demografici, psicologici e di stile di vita rappresentavano fattori di rischio per l’insorgenza e l’aggravamento del gonfiore all’addome (Keshteli et al., 2017).

Negli individui affetti da disturbo post-traumatico da stress (PTSD) l’ansia ed i suoi sintomi di natura psicosomatica sembrerebbero molto frequenti. Una ricerca è stata condotta al fine di determinare se la prevalenza dell’ansia con sintomi allo stomaco in soggetti australiani, veterani della guerra del Vietnam, affetti da PTSD era superiore a quella dei veterani esposti a traumi senza diagnosi di PTSD. Il campione di soggetti in esame consisteva in 298 individui australiani, veterani della guerra del Vietnam, arruolati dal Gallipoli Medical Research Institute (di Brisbane) nel periodo intercorso tra febbraio 2014 e luglio 2015, dei quali 108 avevano ricevuto una diagnosi di PTSD e 106 nessuna diagnosi psichiatrica. I soggetti sono stati sottoposti a colloquio psichiatrico, a valutazioni psicologiche relative all’esposizione a traumi e alla presenza di sintomi psicologici concomitanti. Durante lo studio scientifico sono stati raccolti i dati demografici, un’anamnesi medica ed un diario del sonno. Sono stati effettuati anche esami clinici completi, un elettrocardiogramma, una spirometria, un’indagine diagnostica per immagini del fegato. Dai risultati l’ansia con somatizzazioni gastriche sembrava più frequente nei soggetti affetti da PTSD rispetto ai soggetti sani esposti a traumiIn 24 soggetti affetti da PTSD è stata riscontrata anche una comorbilità medica per condizioni patologiche del tratto gastrointestinale, epatiche, cardiovascolari, respiratorie e per disturbi del sonno. In un numero significativo di soggetti australiani, veterani del Vietman e affetti da PTSD, pertanto, sono state riscontrate patologie in diversi organi, indipendenti dell’esposizione a traumi. Sembrerebbe necessario, pertanto, un approccio globale e plurispecialistico finalizzato al recupero della salute psico-fisica dei veterani con PTSD (McLeay et al., 2017).
Tra i disturbi gastrointestinali da stress (di natura psicologica) va citata la dispepsia ovvero una condizione clinica caratterizzata da una sintomatologia dolorosa e/o fastidiosa, episodica o persistente, avvertita prevalentemente nella regione superiore dell’addome, in assenza di una malattia organica o psichiatrica clinicamente significativa. Questo mal di pancia o fastidio allo stomaco da ansia può essere accompagnato da episodi di vomito e/o diarrea.
La dispepsia ha un impatto significativo sulla qualità della vita. I pazienti con un recente referto patologico all’endoscopia gastrointestinale vengono classificati come affetti da dispepsia organica mentre quelli con una endoscopia nei limiti della norma vengono considerati affetti da dispepsia psicosomatica o funzionale anche se hanno avuto una durata dei sintomi inferiore a 6 mesi. Lo stato di salute generale sembrerebbe ugualmente compromesso in entrambe le forme di dispepsia. La compromissione della qualità di vita dipenderebbe in ordine decrescente dall’intensità del mal di stomaco, dalla limitazione nelle attività abituali, dalla presenza di ansia e/o depressione, dalla difficoltà a muoversi, dalla scarsa cura di séL’ansia e la depressione sono risultate più comuni nella dispepsia di natura psicologica mentre il dolore era di qualità differente tra le due forme di dispepsia ma molto comune in entrambe (Shetty et al., 2017).

Quali sono le cause dei disturbi gastrointestinali psicosomatici? Secondo ricerche recenti il meccanismo fisiopatologico alla base dei sintomi gastrici e intestinali da ansia sembrerebbe esserci un’alterazione nella regolazione dell’asse cervello-intestino. I farmaci antidepressivi agiscono su una varietà di recettori dei neurotrasmettitori nelle vie di regolazione cerebrale-intestinale influenzando le trasmissioni serotoninergiche, dopaminergiche, oppioidergiche e noradrenergiche.
Quale è la terapia più opportuna per l’ansia con prevalente manifestazione psicosomatica gastrica e intestinale? Come curarla? Quali sono le cure efficaci per l’ansia allo stomaco e all’intestino ovvero per i disturbi gastrointestinali da stress? Per il trattamento dei disturbi gastrointestinali da ansia è meglio ricorrere a farmaci o a rimedi naturali? Gli antidepressivi triciclici hanno dimostrato un’efficacia consolidatanella gestione dei sintomi dell’ansia percepita nella regione gastrica e intestinale. Gli inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina (SSRI), inoltre, possono fornire benefici clinici riducendo i sintomi gastroenterologici d’ansia e fornendo sollievo alla sintomatologia globale. Secondo le ricerche scientifiche utilissime sembrerebbero anche le opzioni terapeutiche combinate con altri agenti e con la psicoterapia (Grover & Drossman, 2008).

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