Menopausa, i miti da sfatare
Facciamo chiarezza su come affrontare questo passaggio delicato della vita
Il ciclo inizia a saltare: man mano diventa irregolare. È questo uno dei primi segnali che preannuncia la menopausa. Accade in media intorno ai 45-50 anni, anche se può verificarsi qualche anno prima (menopausa precoce) o dopo (menopausa tardiva). «L’età da alcuni decenni si è abbassata. Cinquant’anni fa si andava in menopausa più tardi perché si facevano più figli. Diversi studi hanno rilevato che la durata dell’età fertile dipende molto dal numero di gravidanze: mettendo a riposo per un certo periodo le ovaie prolungano l’età fertile», spiega la dottoressa Stefania Piloni, medico chirurgo specialista in ginecologia e ostetricia.
«La menopausa- precisa l’esperta- è un passaggio fisiologico delicato per la salute della donna. È caratterizzato da profondi cambiamenti che si ripercuotono anche sulla qualità della vita. Può comportare infatti diversi disturbi, come vampate di calore, insonnia, aumento del peso, sbalzi d’umore, secchezza vaginale, ma anche ipertensione, fragilità delle ossa e altre malattie che possono compromettere la salute e il benessere psicofisico della donna». Per affrontare al meglio questa fase «è fondamentale puntare sulla prevenzione già prima di andare in menopausa» precisa l’esperta.
Cosa accade al corpo
Il passaggio dall’età fertile alla menopausa non avviene all’improvviso, ma in modo graduale. «Intorno ai 45-50 anni gli ormoni sessuali femminili prodotti dalle ovaie, gli estrogeni e il progesterone, fondamentali per la salute e il benessere della donna, diminuiscono. Scende anche il testosterone, ormone legato al desiderio e alla sessualità» spiega la ginecologa. Questi cambiamenti ormonali dice l’esperta «provocano dal punto di vista fisico oltre alla scomparsa del ciclo mestruale, un abbassamento del metabolismo. Si ha un dispendio calorico minore e un aumento del peso e del grasso sul girovita. Ma non solo: si va incontro anche alla fragilità delle ossa. Dal punto di vista psicologico ed emotivo invece i disturbi più frequenti sono irritabilità, insonnia, stanchezza, calo del desiderio, ecc.».
Gli esami da fare
«Quando il ciclo inizia a saltare per 2-3 mesi è importante sottoporsi a una visita ginecologica e fare una mammografia e un palp test per controllare la salute del seno, più a rischio in questa fase della vita a causa del calo ormonale. Altro aspetto da non sottovalutare sono i valori di glicemia, colesterolo e vitamina D che vanno tenuti sotto controllo con periodici esami del sangue» afferma Piloni.
Commenti
Posta un commento