Dolore cronico, quali benefici da omega 3 e vitamina D?

Omega 3, vitamina D e astaxantina, un antiossidante contenuto nei crostacei e nel pesce, potrebbero diventare degli analgesici naturali. Dalla ricerca scientifica sono arrivati importanti e promettenti risultati sull’impiego di questi nutrienti nella terapia del dolore, in particolare nelle sindromi dolorose diffuse come la fibromialgia e la sindrome miofasciale. A spiegarlo è il dottor Fabio Intelligente, anestesista coordinatore del servizio di Terapia antalgica per il Dolore Cronico dell’ospedale Humanitas.
«Tutte queste molecole sono molto interessanti, poiché sono dotate di un’elevata lipofilicità che permetterebbe loro, potenzialmente, di giungere meglio a livello del sistema nervoso centrale e svolgere le note attività “antinfiammatorie” proprio dove avvengono i fenomeni infiammatori che sottendono la cronicizzazione del dolore», precisa lo specialista.

(Per approfondire leggi qui: Psoriasi, un aiuto dagli omega 3 del pesce?)
Gli omega 3 sono i grassi buoni che si sono guadagnati l’attenzione dei ricercatori per i loro benefici alla salute di cuore, vasi sanguigni e cervello. Questi nutrienti sono contenuti in tonno, salmone, sgombro, sardine, noci e mandorle, ma anche in legumi e soia. Ebbene, secondo una ricerca pubblicata nel 2016 su Pain Physician e realizzata dall’Università di Santiago di Compostela (Spagna), la supplementazione di omega 3 potrebbe migliorare il dolore cronico in particolare in caso di dismenorrea, ovvero di mestruazioni dolorose.

Nel pesce “grasso” anche vitamina D

«Sebbene non si abbiano a disposizione dati certi sulle concentrazioni ottimali, è emerso che un apporto alterato di omega 3 e omega 6 possa predisporre a una minore sopportabilità del dolore anche in fase acuta, durante ad esempio il parto», aggiunge il dottor Intelligente.
Riduzione del dolore e miglioramento dell’abilità funzionale in caso di lombalgia sono i potenziali vantaggi indicati da una ricerca pubblicata sempre su Pain Physician derivanti dalla supplementazione di vitamina D. Tale vitamina, fondamentale per il metabolismo del calcio, è presente in salmone, aringhe e olio di fegato di merluzzo, oltre a fegato, carni rosse e verdure verdi.
Infine l’astaxantina, un caroteonide che si trova sempre nel salmone ma anche in granchi e gamberi, avrebbe delle proprietà antinfiammatorie dovute, probabilmente, al suo essere antiossidante.

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